A cura di Sofia Bramuzzo, Ylenia Genero
Classe 4^C , Liceo “G. Marinelli”
LA BIBLIOTECA GUARNERIANA
San Daniele del Friuli
Pronti per l’avventura?
La Biblioteca Guarneriana è la più antica biblioteca friulana ed una delle prime istituzioni di pubblica lettura in Italia e che conserva le migliori opere classiche e contemporanee.
Per parlare di Guarneriana dobbiamo prima introdurre Guarnerio D’Artegna (il fondatore), un umanista che ama la cultura e che fa della sua biblioteca una raccolta di emozioni: “ come Ulisse cresce la sua casa attorno al letto dove ama Penelope, così noi accresciamo la nostra dimora attorno ai nostri libri e alla nostra biblioteca”. A.Floramo
Figlio di Pietro di ser Guarnerio, egli nacque intorno al 1410 probabilmente a Pordenone. Rimasto presto orfano di padre viene adottato dalla famiglia Panciera. Sulla sua formazione si possono fare solo delle ipotesi ma probabilmente il giovane Guarnerio si forma all’interno della curia romana, frequentando soprattutto gli esponenti veneti e friulani, uno su tutti Gabriele Condulmer, eletto papa nel 1431 col nome di Eugenio IV.
Nel 1431 Guarnerio ereditò la biblioteca di Antonio Panciera.
Egli ebbe un’intensa vita ecclesiastica, rivestendo vari ruoli importanti.
Venne nominato canonico di Aquileia nel 1430 ma continuò a vivere per un paio di anni nella sede papale per poi trasferirsi in Friuli verso la fine del 1434.
Proprio in questi anni, da una relazione, nasce l’amata figlia Pasqua che lo seguirà per tutta la vita.
Negli anni seguenti Guarnerio vede accrescere il suo ruolo nella politica ecclesiastica. Probabilmente nel 1445 viene ordinato sacerdote oltre che canonico di Udine.
Sempre nel 1445 Guarnerio viene designato come vicario generale sostituto del patriarca, divenendo di fatto il reggente, per circa una decina di anni, della curia patriarcale e del tribunale ecclesiastico della diocesi di Aquileia.
Nel 1454 lascia l’incarico e si trasferisce da Udine a San Daniele del Friuli e il 25 agosto 1456 compilò l’inventario dei suoi libri per il trasloco definitivo presso la nuova residenza.
Il 7 ottobre 1466, prossimo alla morte( il 10 ottobre dello stesso anno ), detta il suo testamento in cui lega la sua raccolta libraria alla chiesa di San Michele: “tutti li suoi libri che si ritrovava havere con obligo alla Chiesa di far fabricare in loco honesto et condecente una libraria et in quella tutti l’istessi libri ponere, con sue catene ligati, et ivi conservarli per uso dell’istessa Chiesa et che non siano mai levati di detta libraria per accomodar altri. Et se alcuno volesse sopra detti libri legere o studiare et al Consilio et Comunità piacesse, possa sopra detti libri e nell’istessa libraria e non altrove legere et studiare con licenza del Consiglio et Comunità di San Daniele”.
Sono queste le parole che fissano la nascita della biblioteca Guarneriana.
“Invenzione e merito di questo uomo di chiesa, di non eccezionale ingegno fu la realizzazione della straordinaria biblioteca di carattere unitariamente umanistico, che si conserva pressoché integra nel luogo in cui il testatore la volle lasciare. Pur non essendo una grande biblioteca, essa si presenta come un fondo particolarmente coerente nella scelta degli autori antichi e contemporanei e può essere considerata a giusto titolo un punto di riferimento essenziale per la cultura umanistica della regione” C. Griggio
Con questa frase, il professor Claudio Griggio ci fa capire l’importanza culturale della biblioteca che ad oggi ospita alcuni tra i libri più antichi e importanti del mondo.
Tra i manoscritti più antichi, il più prestigioso è la cosiddetta Bibbia Bizantina risalente al XIII secolo. Misteriosa per origine e provenienza, è formata da due parti; la prima due trasmette la parte iniziale dell’Antico Testamento mentre la seconda contiene i restanti libri dell’Antico e l’intero complesso del Nuovo Testamento.
Questa bibbia è illustrata da splendide miniature che costituiscono una sintesi artistica e culturale di motivi nordici, mediterranei e levantini. Altri codici, invece, contengono opere di umanisti e di autori greci e latini.
La raccolta si arricchì nel 1736 grazie alla donazione di miglialia di codici e libri a stampa, da parte di monsignor Giusto Fontanini che lasciò anche un’antica edizione manoscritta dell’Inferno di Dante, datata agli inizi del XV secolo. In seguito il Comune attribuì all’istituzione stessa il nome ufficiale di “Guarneriana – Fontaniniana”.
Il manoscritto dell’inferno di Dante è una delle copie più antiche in tutto il mondo.
Attorno a questo manoscritto si è creato un complesso sistema di studi e vari progetti curati da Angelo Floramo, direttore scientifico della biblioteca, intitolato “Dante Guarnariano, bellezza in codice”.
Ad arricchire questo codice sono le splendide miniature e due commenti, uno in latino, di Graziolo de’Bambaglioli, autore considerato fra i più importanti commentatori di Dante, e l’altro, in volgare, composto fra il 1324 e il 1334, che viene ancora studiato da molti letterati e riserva ancora molte sorprese.
La comunità sandanielese , nel 1749, acquistò un codice della fine del ‘400 contenente “Il Canzoniere e I Trionfi “di Petrarca al quale si aggiunsero nuovi lasciti tra il XVIII e il XIX secolo.
Oggi la biblioteca ospita circa 12 000 volumi antichi ed è divisa in due sezioni: quella storica, formata da una preziosa raccolta di 600 codici, 84 incunaboli, 700 cinquecentine e libri antichi; la moderna, con ricchi ed importanti settori bibliografici a disposizione del pubblico, centro attivo e dinamico di aggregazione, diffusione della cultura e dell’informazione.
FONTI:
Conferenza di Angelo Floramo del 26 gennaio 2016 (progetto Dante in Biblioteca, all’interno di Dante Petrarca Boccaccio)
Biblioteca Guarneriana, san Daniele del Friuli (www.guarneriana.it)
Biblioteca Guarneriana (www.turismofvg.it)
Dante Guarneriano. Bellezza in codice: da San Daniele del Friuli
Bibbia atlantica di San Daniele (www.ilibrideipatriarchi.it)
Guarneriana segreta Angelo Floramo 2015 BOTTEGA ERRANTE EDIZIONI (BEE)
Angelo Floramo, Biblioteca Guarneriana (www.youtube.it)